La complessità della figura di Talete di Mileto non ci permette di classificarlo semplicemente come un filosofo, fondatore della scuola ionica. Il suo impegno si è focalizzato su diversi campi, per questo dobbiamo considerarlo:

- un politico,
- un astronomo,
- un matematico,
- un fisico e
- un filosofo.
In tutti i campi d’interesse ha ottenuto risultati e riconoscimenti di grande importanza e alcune delle sue scoperte e teorie hanno influenza il pensiero filosofico e le scoperte scientifiche successive.
In qualità di politico va ricordato perché spinse i Greci della Ionia ad unirsi in una stato federativo con capitale Teo.
Talete, l’astronomo, grazie alla sua capacità di calcolo e alla sua conoscenza del cielo è riuscito a prevedere l’eclissi di sole che avvenne il 28 maggio 585 a.C.
Come matematico ha sviluppato vari teoremi di geometria e da fisico ha vagliato le proprietà del magnete.
Molto probabilmente, da filosofo, non ha lasciato scritti e la sua dottrina fondamentale ci è stata tramandata da Aristotele. Il suo pensiero si sviluppa attorno a questa idea semplice e molto chiara:
il principio è l’acqua.
Questa sua concezione nasce dalla considerazione e osservazione che, in generale, tutto il nutrimento per gli esseri umani è umido; anche il caldo (condizione indispensabile alla vita) si genera e vive nell’umido.

L’acqua, oltretutto, è la sostanza sulla quale si regge il nostro mondo. Secondo Talete, infatti, la Terra sta sopra all’acqua, che quindi è da considerarsi la sostanza su cui tutto si basa. Definizione, quella di sostanza, perfetta per l’acqua, non dobbiamo dimenticare, infatti, l’etimologia della parola sostanza che deriva da
subiectum
ovvero, ciò che sta sotto e sostiene.
Un pensiero su “Talete di Mileto”